Nel 1978 all'eta di 11 anni il sottoscritto Angioletti Arcangelo viene a conoscenza della scuola di Arte Marziale TAE KWON DO a Genzano di Luc. del M° Quagliara Andrea, emigrato in Germania per lavoro, che spesso rientrando a casa con la motocicletta trovava dei BULLI che lo insultavano con frasi razziste, minacciandolo anche di violenza fisica, nasce l'esigenza di trovare una forma di salvagurdia, parlando con alcuni colleghi, gli consigliano di frequentare un corso di difesa personale, (come per incanto non viene più disturbato, "ed una esperienza analoga, mi è stata raccontata da un mio allievo adulto, prima di frequentare i corsi di Taekwondo c'erano persone che andavano a cercare il litigio, dopo non è più successo");si appassiona e impara il TAEKWONDOe quando torna in ITALIA apre un centro ed insegna.

Un fattore Molto Positivo, è stato quello di togliermi dalla strada sbagliata, da una compagnia sbagliata, che se avessi frequentato, non so che tipo d'uomo sarei stato oggi.Il sogno di avere una palestra mia, era sorto gia dopo alcuni mesi di frequenza, ma ad un certo puntodopo tre anni circa di frequenza, essendo pochi allievi il M° Quagliara ci comunico che avrebbe chiuso, a quel punto io scoppiai in lacrime, questo fece cambiare idea al M°e continuammo gli allenamenti tanti arrivavano , e tanti andavano; fondalmentamente ci vuole passione, per affrontare l' impegno richiesto ad apprendere queste arti.

Questa arte coreana(con origini del Kung Fu della Cina e prima ancora dall'india da alcuni Monaci Buddisti, risaliti in cina), ha come caratteristica l'utilizzo delle gambe al 75%. 

Alcuni aspetti per comprendere il diverso metodo tecnico di queste arti, era determinato da fattori fisici, dettati dall' ambiente circostante ed anche, dai costumi e accessori(montagne gambe forti, "canoe" braccia forti, o le spade dei Samurai Giapponesi) che precludevano l' utilizzo delle gambe questo ha portato le differenze, nelle discipline sino ai giorni nostri.

Il TAEKWONDO si sviluppa come sport e viene riconosciuto alle OLIMPIADI nel 1966.

Da un'arte guerriera allo, sport tutte le discipline da combattimento hanno un origine violenta e negativa, dovuta però dalla disperata voglia di libertà individuale, tribale, Nazionale, e di questo ne parlano anche i nostri testi di storia, potremmo dire, non accettare i BULLI, e bullismo.

Il messaggio di fondo è che tutto si può trasformare in positivo, lo sport strumento per diffondere messaggi di rispetto, armonia e pace per, e con se stessi, e con gli altri, (a livello famigliare, cittadino, Nazionale) attraverso l' autodisciplina, il senso dei valori morali, autostima pensiero positivo, gratitudine, e perseveranza, servono per raggiungere dei risultati, o/e obbiettivi, al di la degli ostacoli che ci si pongono di fronte. 

Per questi motivi ho accolto nel cuore e porterò avanti con persone qualificate, e altre di buona volontà, la campagna promossa dall'associazione genitori di Malnate STOP al BULLISMO STOP, è , a tema con le arti marziali; ed una Promossa da me togliamo i nostri ragazzi dalle STRADE SBAGLIATE;ascoltare le loro esigenze, (magari hanno bisogno di un po' di affetto, e attenzione), ed integrarli, non escluderli; vuole essere un appello generale a fare sport qualsiasi esso sia perchè aiuta a scaricare le tensioni e ricaricare di nuove energie, parlo in base all'esperienza personale "nel 1994 lavoravo in un ristorante, frequentavo l'università, dovevo badare alle faccende di casa dal cicinare, a cucire un bottone, ed avevo un corso di TAEKWONDO alcune volte avrei voluto rinunciare agli allenamenti, ma essendoio l'istruttore non potevo sottrarmi, però a fine allenamento dopo una doccia ero grato ed ero pronto ad affrontare la vita con energia nuova ed entusiasmo"; posso affermare il detto mente sana corpo sano, e viceversa.

Oltre alla disciplina marziale, ho imparato, ed insegnato HATHA YOGA, e YOGA TIBETANO, sto imparando il QI GONG da due anni, e lo insegno, sono al quarto anno di studio di NATUROPATIA ORIENTALE e desidero al più presto aprire un centro studio, per condividere cio che ho avuto la fortuna di apprendere; "il benessere, naturale, è un diritto di tutti".

Maestro Angioletti Arcangelo 5° dan